Il liquore? Si compra (anche) con gli occhi
Nel mercato del food & beverage, distillati e liquori rappresentano una nicchia piuttosto forte e molto apprezzata dai consumatori.
Nocino, limoncello, mirto, grappa hanno in comune, tra gli altri, un aspetto: le etichette per liquori e distillati sono ricercate, eleganti e comunicative.
Creatività e misura: il giusto equilibrio
Le etichette adesive personalizzate per bottiglie di distillati e di liquori, per avere appeal, devono tradurre in segno, colore e forma i caratteri peculiari di ciascun prodotto.
Il limoncello, ad esempio, è un liquore molto diffuso, tanto che spesso viene preparato in casa. Cosa può renderlo unico e desiderabile? La provenienza dei limoni, ad esempio, oppure la fabbricazione secondo metodi artigianali, il rispetto dei tempi di macerazione, l’assenza di aromi aggiunti e così via.
Per colpire l’acquirente, la sfida è realizzare etichette per liquori da stampare non convenzionali e non troppo retoriche, che siano in grado di comunicare tutto questo. Materiali e immagini aiutano ad evocare profumi, ingredienti, provenienza geografica e altre caratteristiche come l’invecchiamento e l’età.
L’etichetta giusta sulla bottiglia giusta
Ogni idea va poi ordinata, disciplinata e dimensionata in base al supporto: la bottiglia. Sarà questa, con la sua forma e le sue proporzioni a determinare lo spazio creativo entro il quale il grafico può operare.
Etichette per liquori e distillati a norma di legge
Le etichette di liquori, come tutte le etichette di prodotti alimentari, devono contenere una serie di informazioni obbligatorie per legge, a tutela del consumatore e del produttore.
In un mercato talvolta invaso da prodotti di scarsa qualità, infatti, concepire e realizzare un’etichetta trasparente significa, anche, garantire il proprio prodotto.
A dirci quali siano le informazioni necessarie, la recente normativa europea (regolamento UE/787/2019) sulla definizione, designazione, presentazione ed etichettatura delle cosiddette bevande spiritose (liquori e distillati, appunto).
Così come è stata formulata, la normativa rappresenta un passo avanti per la protezione della qualità dei prodotti e del consumatore, in particolare per le indicazioni geografiche (IG).
L’intento, riuscito, è quello di promuovere la qualità, la sicurezza e la reputazione delle bevande alcoliche prodotte all’interno dell’Unione Europea.
Quali sono le informazioni obbligatorie e perché tutelano il tuo liquore
In base al regolamento, si possono definire bevande spiritose tutte le bevande alcoliche che soddisfano requisiti come:
- essere destinate al consumo umano;
- avere particolari caratteristiche organolettiche;
- avere un titolo alcolometrico di almeno 15% vol. (con eccezioni ammesse all’allegato I, cat. 39);
- essere state prodotte utilizzando i metodi (distillazione, macerazione) e i prodotti (aromi, coloranti ecc.) ammessi dalla normativa.
Alcol e distillati utilizzati per la produzione delle bevande dovrebbero essere, per legge, esclusivamente di origine agricola.
Inoltre, la normativa stabilisce le regole e le condizioni per avere il riconoscimento di protezione come l’indicazione geografica (ad esempio: mirto di Sardegna).
Il rispetto delle diciture, oltre ad evitare sanzioni, permette di fornire al consumatore un’etichetta limpida, chiara e che mette in risalto le qualità del distillato, con l’indicazione:
- della proporzione di ciascun ingrediente alcolico,
- delle materie prime vegetali utilizzate nella preparazione,
- dell’età e del periodo di invecchiamento (con riferimento al componente alcolico più giovane).
Per maggiori dettagli, è possibile approfondire la normativa consultando la Gazzetta Ufficiale.
Rigore e creatività: così nasce l’etichetta perfetta
Dunque, per realizzare un’etichetta che calzi a pennello per il tuo liquore, oltre al rispetto delle normative, è importante una progettazione accurata, in grado di trasferire valori, qualità e punti di forza del distillato utilizzando forma grafica, materiali e colore.
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